Home · Blog · Trattamenti per capelli : Trapianto capelli FUT – Tecnica di Autotrapianto
trapianto di capelli tecnica FUT

La tecnica di autotrapianto capelli FUT (Follicular Unit Transplantation, ovvero Trapianto dell’unità follicolare), a differenza della metodologia FUE, appartiene alla tecnica di autotrapianto più “classica”, conosciuta anche come “tecnica strip”.

La tecnica FUT consiste nel prelievo di una striscia di cuoio capelluto dalla zona occipitale, che sarà in seguito minuziosamente sezionata e suddivisa, con l’impiego di un microscopio, in frammenti contenenti singole unità follicolari.

Gli innesti prelevati vengono isolati e conservati in una soluzione fisiologica.

Il passo successivo sarà effettuare micro incisioni sulla superficie del cuoio capelluto mediante l’ausilio di un micro bisturi. Le incisioni sono realizzate secondo una precisa mappa in modo tale da ottenere un effetto il più armonioso e naturale possibile.

L’operazione viene realizzata manualmente con delicatezza e attenzione per non rovinare l’impianto. Il numero dei follicoli deve corrispondere a quello degli innesti.

I vantaggi della tecnica di autotrapianto FUT

I punti a favore della tecnica FUT sono:

  • favorire il rispetto per il follicolo, fattore importante perché incrementa la percentuale di ricrescita dei capelli;
  • la chioma appare più voluminosa e folta;
  • dopo l’autotrapianto l’aspetto esteriore è molto naturale.

Tempi di recupero dopo il trapianto capelli FUT

Solitamente chi si sottopone alla tecnica di trapianto capelli con tecnica FUT ravvisa un generale indolenzimento dell’area trapiantata, un leggero gonfiore del cuoio capelluto, che tende a scomparire nell’arco di una settimana.

Tra gli effetti negativi spesso risulta che il paziente lamenta l’insensibilità temporanea nella zona operata. I primi segni di ricrescita sono visibili già a distanza di tre mesi dal trapianto.

FUE o FUT, tecniche di autotrapianto a confronto

Sia la tecnica FUE che la tecnica FUT presentano un effetto negativo per i pazienti legato alla caduta dei capelli nell’area trapiantata che si manifesta  nelle 2-6 settimane successive all’intervento. Questa fase colpisce principalmente i capelli trapiantati ma può riguardare anche i capelli esistenti. La maggior parte dei capelli trapiantati cadranno, ma si tratta di un evento normale che si verifica nel 98% dei pazienti. I follicoli aumentano progressivamente la loro forza producendo nuovi capelli dopo 3-6 mesi, il che prova l’evoluzione positiva del trapianto.

Non esiste una tecnica migliore o una tecnica peggiore, entrambe i metodi hanno i loro pro e contro, con la FUE non si hanno cicatrici lineari visibili come con la FUT, ma i follicoli presentano un attecchimento leggermente inferiore. La FUE solitamente viene consigliata a persone che hanno una area donatrice poco estesa, contrariamente si suggerisce di ricorrere alla FUT.

Se il trapianto di capelli avviene secondo i parametri ideali entrambe le tecniche garantiscono i migliori risultati.

L’esito positivo di un trapianto con tecnica FUE o FUT è certamente legato all’esperienza e la conoscenza del chirurgo della calvizie del paziente che si sottopone al trapianto.

 

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