Tra le più utilizzate citiamo:
- la ionoforesi: utile nella veicolazione delle sostanze attive nella cute utilizza un campo elettrico creato fra un polo negativo ed uno positivo. La tecnica, scientificamente provata, può però provocare irritazioni del cuoio capelluto;
- la mesoterapia: altro modo per veicolare le sostanze curative viene effettuata tramite micro iniezioni di principi attivi nel cuoio capelluto sulle aree colpite da diradamento. La sua efficacia dipende sia dal tipo di sostanze utilizzate sia dall’effetto riflessoterapico che induce vasodilatazione periferica e miglioramento del microcircolo.
- la laserterapia: ha una azione normalizzante e stimolante il microcircolo e le funzioni intra/extracellulari; inoltre esplica una potente azione antinfiammatoria. Questa tecnica, alla luce di recenti studi, potrebbe risultare benefica nell’impedire o ridurre la fibrosi (e il successivo danneggiamento) dei follicoli in casi di alopecia androgenetica, specie se associata a reazioni infiammatorie e dermatite.
- la vacuum-terapia: priva di effetto sull’alopecia androgenetica, essa provoca un netto aumento del flusso sanguigno sulla superficie cutanea e si ipotizza possa avere benefici sull’assorbimento dei principi attivi.